Castello di Belforte |
|
Sul promontorio che domina il quartiere di Belforte, sorge un antico maniero in rovina, comunemente indicato con il nome di 'Castello'. Tra i Cronisti milanesi c'è chi lo fa risalire alla venuta dei Troiani (Fiamma), chi ritiene fosse una città grande, antica e ben turrita (Morena), chi un villaggio con difese, che acquistò una certa importanza per le lotte tra Como e Varese (Giulini). Il Brambilla riferisce poi che "negli abitanti de' cascinali circostanti Belforte, (tra cui uno denominato Cencà - Cento case) vive ancora la tradizione, che, se non nel punto preciso, almeno in prossimità dell' attuale Belforte, sia esistita, come dicono, una vasta città, ora scomparsa. Più probabilmente il toponimo deriverebbe da una contrazione di Bellum-Fortis, a conferma dell'esistenza di una postazione militare prima del Medioevo. Strategicamente sorto a controllo della zona per le comunicazioni con Milano e Como da una parte e con gli Stati confinanti dall'altra, il castello di Belforte è antichissimo e rappresentò la più importante fortificazione del castrum di Varese. Già documentato dal 1165, il fortilizio rivestì un ruolo di particolare importanza nello scontro tra Milano e l'Impero: durante queste lotte, Federico Barbarossa sostò più volte a Belforte, che elesse a roccaforte imperiale. Nel suo 'Varese e il suo circondario', il Brambilla scrive: "Nel 1168, i Varesini, stipulata la pace colle città della Lega, si chiamano non
quelli di Varese, ma quelli di Belforte. È anche assai
probabile che Belforte sia stato nel secolo XIV il primo
nucleo della nascente Repubblica di Varese; poichè nella
formazione degli Statuti di Varese, nel 1347, è Vicario
e Console Conforto da Belforte, ed i contemporanei chia
mano sovente gli uomini di Belforte i Varesini. Dal Catasto di Maria Teresa d'Austria si evince che tutti gli edifici della corte e i terreni circostanti erano di proprietà della contessa Donna Agnese Biumi-Litta. Nel 1969 venne demolita l'ala ovest della corte per problemi di incuria e di pubblica incolumità. Rimasero i tre lati della corte con la recinzione in muratura dello spazio antistante adibito ad orti. Il castello di proprietà Comunale è oggetto di un piano di restauro e recupero. |