Una delle leggende sull'origine di Biandronno narra che Giulio Cesare nel 54 a.c. edificasse sul promontorio che si protende sul lago un accampamento da cui partì il suo luogotenente Labieno per una spedizione punitiva contro una banda di Cimbri che da tempo si era stabilita sui colli del golfo di Laveno. La battaglia in cui saranno sconfitti questi celti si sarebbe svolta sull'altura che verrà chiamata "Mons Bellum" (monte della guerra), l'attuale Mombello.
Per premunirsi contro eventuali ribellioni, Cesare avrebbe fatto edificare una torre recintata a Biandronno.
È comunque probabile che sul territorio dell'antica Blandennone durante il tardo impero romano esistesse una torre che dal promontorio detto poi "Castevetro" (castel vetero, vecchio castello) dominava il lago e serviva da collegamento con la torre di Voltorre e quella di Bodio.
Al tempo del contado del Seprio, il paese fu sede di un giudice di pace che fece sotruire un castello (utilizzato da tre famiglie nobili) sul colle a fianco di una torre romana preesistente. Alleata a Federico Barbarossa contro la lega dei Comuni, Biandronno vide l'imperatore soggiornare tra le mura del suo castello. Una leggenda racconta che il Barbarossa si fosse fatto scavare un trono di pietra sul ciglio del colle per assistere al saccheggio del chiostro di Voltorre (1158).
Tornato Federico in Germani, il suo acerrimo nemico Oberto da Pirovano, arcivescovo di Milano, con un colpo di mano si impadronì di Biandronno e del suo castello (1160). L'anno dopo il governatore imperiale di Varese Godwin von Heinsberg riconquistò il castello e per togliersi il pensiero lo fece distruggere. Questa fu la fine di "Castelvetro".
Oltre la palude di Biandronno, sul colle di Bregano presso la chiesa di Santa Maria si elevava una rocca appartenente ai Besozzi che venne sitrutta nel 1280 dalle milizie dei Torriani. I suoi resti sono stati inglobati nelle recenti costruzioni.
da "Castelli e Rocche" - Guide Macchione 2002
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