|
|
|
|
Vedano Olona
|
Municipio - ex Villa Odescalchi
|
Situato ai piedi delle ultime colline moreniche del Varesotto,
al confine con la provincia di Como, nella parte sud-est del nucleo
abitato, facente parte dell'altopiano detto 'delle vallette' conserva
ancora ampi boschi, con prevalenza di castagni, pini, betulle.
Il ritrovamento negli anni '50 di frammenti di una produzione ceramica
consentirebbe di far risalire le origini di Vedano addirittura all'età
del bronzo (2000-1800 a.C.), nell'ambito della preromana civiltà
di Canegrate. A testimonianza poi di una presenza etrusca tra il
VI e IV sec. a.C. resterebbe il toponimo "Tron" o "Trun",
riferito a una cascina che sovrasta la piana compresa tra Vedano
Olona e Venegono Superiore. "Trun" in etrusco indicava
appunto una roccaforte posta a presidio sopra un colle.
In epoca romana probabilmente qui sorse un insediamento agricolo, staccato dal fondo valle ma nei pressi di due importanti vie di comunicazione, la Milano-Varese, che partiva da porta Giovia e arrivava a Bizzozero e che presentava due punti di contatto con il territorio vedanese (alla Cascina Ronco e al Ponte di Vedano), e la Como-Varese, che passava da Binago, Concagno e Malnate.
A partire dalla fine del 1500, la storia di Vedano è legata
a quella degli Odescalchi, una famiglia di ricchi banchieri
di Como che, avendo concesso prestiti ad abitanti del luogo, si
ritrovarono proprietari di molti terreni. Esponente illustre degli
Odescalchi fu papa Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi, beatificato nel 1956), che chiamò a Roma i famosi selciatori di Vedano per la pavimentazione delle strade della
città.
A dimostrazione di quanto fosse sentito il problema dell'emigrazione, è la presenza di Vedano tra i paesi aderenti alla Corporazione
di Mutuo Soccorso per Operai Forestieri, esistente a Torino nel
XIV sec.
Fra gli emigranti vedanesi va ricordato Angelo Poretti,
che dopo aver lavorato in Boemia alla costruzione di ferrovie, al
suo ritorno nel 1877 diede vita, nel territorio di Induno Olona,
alla fabbrica di birra che ancor oggi porta il suo nome.
Il paese possiede due ampi parchi pubblici, di cui l'uno occupa quasi per intero la Piazza del Popolo, su cui si prospetta la chiesa di S. Pancrazio; l'altro, il parco Fara Forni, che si affaccia su via papa Innocenzo XI, accoglie la sede della Biblioteca e delle associazioni culturali.
Parco di Vedano Olona - monumento ai caduti e la chiesa di San Pancrazio ...
Foto di Rosanna Carbone
Vedano Olona è uno dei comuni limitrofi al Parco Pineta di Appiano Gentile e porta d'ingresso a uno degli itinerari del parco: ilsentiero delle rane.
Foto di Elisabetta Vitellozzi
|
Foto di Elisabetta Vitellozzi
|
Da vedere:
- la CHIESA DI SAN PANCRAZIO, del 1200, edificata sopra una preesistente cappella romanica (parzialmente visibile attraverso lastre di vetro nel pavimento). Nella cappella della Beata Vergine del Rosario è stato posto l'altare in legno collocato nel presbiterio prima dell'ultimo restauro e che reca al centro un ovale raffigurante la Madonna in trono con il Bambino, mentre nella predella si trovano scene della Passione, San Cristoforo e S. Antonio Abatecon. Fino al 1618 fu parrocchiale, poi sostituita da San Maurizio.
- la CHIESA DI SAN MAURIZIO, attuale parrocchiale, innalzata nel 1618 su disposizione del Cardinale Federico Borromeo nel luogo dove già sorgeva un piccolo oratorio dedicato allo stesso Santo, al centro del nucleo storico di Vedano.
In origine il campanile era costituito da tre pilastri che sorreggevano le campane tolte a San Pancrazio. Una volta abbattuto il campanile pericolante di San Pancrazio, il materiale venne trasportato gratuitamente dal popolo sul piazzale di San Maurizio e utilizzato per la costruzione del nuovo campanile (1835-1835). Secondo la tradizione nel 1683 papa Innocenzo XI Odescalchi dona alla parrocchia di San Maurizio il grande altare in marmo e il corpo di S. Alessandro, oggi conservato nella cappella dell'Addolorata.
Degno di nota è l'altare maggiore della chiesa, collocato al centro dell’abside, realizzato in marmi policromi di grande varietà con elaborate raffigurazioni scultoree. Sopra al basamento settecentesco si trova la struttura del tabernacolo affiancata da due angeli in stucco, anch’essi settecenteschi. La parte centrale, quella più preziosa, è strutturata come un tempietto ottagonale con ordini architettonici e corredo scultoreo di figure in marmo bianco. Si riconoscono le raffigurazioni di San Maurizio e Sant’Alessandro. Al centro della parte superiore, proprio sopra il tabernacolo, si trova una Crocifissione con, ai lati, altri Santi. La struttura termina superiormente con una statua di Cristo che ascende al cielo.
L'ampliamento della chiesa nel corso dell'800 ha determinato un allungamento verso il fronte così che oggi la facciata si trova direttamente su strada con uno stretto sagrato.
- la CHIESA DI SAN ROCCO, eretta nel 1836 da un gruppo di cittadini quale ringraziamento per essere scampati all'epidemia di colera. Nella parte superiore presenta un fastigio che sorregge una statua di Santo Vescovo in pietra. Sopra il portale si legge l'iscrizione "D. J. CRUCIFIXO M. IMMACULATA E DIVO ROCHO SAEVIENTE CHOLERA 1836". L'oratorio è dotato di piccolo campanile con campane.
- la CHIESA DEL LAZZARETTO, costruita nel 1577 a ricordo dell'epidemia di peste che aveva sterminato la popolazione. Nel 1954 vennero aggiunti un campanile a vela e due cappelle laterali. Il pavimento della chiesa è in piastrelle di graniglia e al centro, di fronte all'altare, include la lapide funeraria di Clara Cucchi che, con Don Luigi Monza, fondò la prima casa de "La Nostra Famiglia" attigua alla chiesa.
Foto di Liliana Farini
- la CHIESA DELLA BEATA VERGINE ADDOLORATA ALLA VELA o Maduneta, edificata nella prima metà del XIX sec. All'interno, sopra un moderno altare in pietra e ferro, si trova un quadro raffigurante un compianto sul Cristo Morto mentre alla sinistra dell'altare è stata realizzata una copia della grotta di Lourdes.
Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia
|
- il parco Fara Forni ospita una statua alta cinque metri in ferro, mattoni e ceramica, che un gruppo di amici ha voluto per
ricordare con una delle sue opere, il gundman mhm972, Francesco Maccarini, detto il Macca, architetto ed artista vedanese prematuramente scomparso nella notte di pasqua del 2012, appassionato di robot
- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune
notizie storiche sul comune di Vedano Olona
|
Il Gundman
Foto di Isabella Andres
Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:
Di là dall'Olona, su di piano elevato, sorge VEDANO, dove si veneravano nelle età romane le dee Vedane, poste per singolari custoditrici del paese, come vorrebbe il Sormani. Gli abitanti ebbero nel 1121 zuffa coi Comaschi, venuti ad incendiar il vicino Binago. S. Carlo, essendo qui in visita, ebbe la notizia d'una vittoria navale riportata dagli Spagnuoli, e spedì alla città l'ordine di farne il pubblico solenne ringraziamento a Dio.
|