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Venegono Superiore
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Situato al confine con la provincia di Como, sorge in una zona
pianeggiante su cui spicca l'altopiano boscoso del Monte Rosso,
dal colore del terreno argilloso che caratterizza questi depositi
morenici. Probabilmente fu abitato in epoca romana e con ogni probabilità
passava da qui la Comum-Novaria. In epoca più recente fece
parte del Contado del Seprio e ne seguì le vicende.
In un documento del 1069 si dice che Rodolfo, conte del Seprio,
dimorava temporaneamente nel castrum di Venegono. Di questo
e dell'esistenza di un vicus Venegonno, si parla poi espressamente
in un atto di donazione del 1052 al monastero di S. Ambrogio di
Milano. Nel 1200 un inventario dei beni posseduti dal monastero
di S. Ambrogio parla espressamente di Venegono Superiore, quale
villaggio sotto la fortificazione.
Ai piedi del Monte Rosso nel XIV sec. sorse il nucleo di Pianasca
e solo alla fine del 1500 si formò un terzo nucleo attorno
alla chiesa di S. Giorgio, che era divenuta il centro religioso
di Venegono Superiore attorno al '400. Sino al 1412 feudo dei Pusterla, venne poi acquistato dalla Camera
Ducale di Milano dai Castiglioni per la somma di 1300 fiorini.
Negli anni antecedenti la seconda guerra mondiale si stabilì
in paese la famiglia di Giovanni Caproni e venne realizzato il piccolo
aeroporto nella piana che divide i due Venegono.
Da vedere:
- la CHIESA DI SAN GIORGIO MARTIRE, attuale parrocchiale. Già sul finire del 1200 esisteva un piccolo edificio a carattere religioso dedicato a San Giorgio e ubicato all'interno del comune di Venegono Superiore.
Le prime notizie certe risalgono al 1495, anno in cui è documentato che la chiesa aveva un parroco, Polidoro Castiglioni, figlio del conte Francesco Castiglioni.
La chiesa sorgeva isolata, circondata da campi e vigne, tra i nuclei abitativi di Pianasca e Santa Maria, accanto all'omonimo torrente e presso la strada campestre che conduceva al castello.
L'edificio rimase pressoché immutato nella sua struttura fino al 1570, quando, a seguito della visita pastorale di San Carlo Borromeo, si decise di ampliarlo e migliorarlo.
I lavori terminarono nel 1706 e la chiesa adornata con tabernacolo in legno dorato e affrescata dal pittore Isidoro Bianchi. Altro ampliamento e restauro si protarrà dai primi anni del Novecento sino al 1936, anno in cui venne solennemente consacrata dal cardinal Schuster.
- la CHIESETTA DI SAN MARTINO, oggi chiesa cimiteriale, è la più antica della zona, e si ritiene fosse in origine un ricovero-oratorio appartenente alla "obbidienzeria" di Venegono (esistente già nel 1119).
La chiesa attuale non e' quella originale: ne è stato mutato l'orientamento dopo la costruzione di Via Giulio Cesare che permetteva un piu comodo accesso al Cimitero.
Della vecchia chiesa sono rimasti i due muri laterali, ancora oggi è ben visibile il tipico muro a spina di pesce.
Altri lavori hanno permesso di portare alla luce gli affreschi interni situati sulle pareti laterali.
E' ancora ben visibile la porticina laterale, allora accesso secondario .
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Madonna con Bambino e San Cristoforo
(XVI sec.)
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- la CHIESA DELLE SANTE CATERINA VERGINE MARTIRE E CATERINA DA SIENA, nel rione Pianasca, risale al 1433.
Fino al 1516 fu adeguatamente accudita e pure abbellita con pregevoli affreschi; poi cadde nell'abbandono tanto che sia san Carlo Borromeo nel 1570 che successivamente il cardinale Federico Borromeo nel 1606 ne decretarono il restauro o la demolizione.
Per amore e per la ferma volontà dei fedeli si compì così il primo radicale restauro, che conservò la chiesa fino al 1805. In seguito l'edificio venne progressivamente rovinando fino al 1901, quando se ne prese cura l'avvocato Taccheo Brière, cui si deve l'aspetto mantenuto dalla chiesa fino al 1982. Data di inizio del restauro globale curato
dall'architetto Alberto Ferrari di Varese che ci porta alla chiesetta dei giorni nostri.
Conserva nel presbiterio un grande affresco cinquecentesco staccato e ricollocato su pannello che raffigura una crocifissione con Santi, salvato nel corso del restauro del 1901.
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Natività (inizio sec. XVI)
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- la CHIESA DI SANTA MARIA ALLA FONTANA, in origine oratorio situato ai piedi del castello, venne edificata nel 1542 da Giambattista Castiglioni in occasione del suo matrimonio con Ippolita Figini. Restaurata ed ampliata ad opera della contessa Camilla Castiglioni, nel 1678 viene consacrata dal Vicario Foraneo di Carnago; nel 1693 il conte Branda Castiglioni ottiene dalla curia milanese la facoltà di erigere nella chiesa il sepolcro di famiglia (stemma della famiglia Branda Castiglioni sul portale d'ingresso). Nel 1773, per difficoltà economiche, su richiesta dei conti Castiglioni l’onere di celebrare una messa al giorno disposto dalla contessa Camilla viene ridotto a 206 messe annue e successivamente (1819) ad una messa al mese. Nel 1899 la chiesa passa sotto la giurisdizione del Parroco locale, affrancando così i Castiglioni dall'obbligo di celebrarvi messa.
All'interno conserva un'immagine della Vergine Assunta attribuita alla cerchia famigliare di Bernardino Luini.
Foto di Fabio Calanca
Nel 1520 a Venegono Superiore sei presunte streghe furono arse vive davanti alla chiesa di Santa Maria dopo aver subito feroci torture da parte degli inquistori dell’Ordine domenicano. Una settima morì durante gli interrogatori e il suo corpo fu dissepolto e bruciato. Le sette donne erano Elisabetta Oleari, Margherita Fornasari, Caterina Fornasari, Antonina del Cilla, Maddalena del Merlo, Majnetta “Codera”, Giovannina Vanoni.
(Anna Marcaccioli Castiglioni "Streghe e roghi nel Ducato di Milano. Processi per stregoneria a Venegono Superiore nel 1520" Thélema Edizioni, Milano, 2000).
- VILLA CAPRONI DI TALIEDO (villa La Colombara)
con un secolare parco all'inglese di circa 20 ettari, trae origine dall'unione de "la Colombara", casa da nobile appartenuta ai Conti Castiglioni, signori di Venegono, con l'attigua Chiesetta di Santa Maria e San Rocco e la Villa Cagnola, anch'essa originariamente appartenuta alla famiglia Castiglioni, ma la cui struttura, in gran parte Settecentesca e con ampiamenti Novecenteschi, deve il suo attuale aspetto ai Cagnola e ai Caproni di Taliedo. Il pregevole museo aeronautico legato al genio di Gianni Caproni pioniere e costruttore, una volta conservato nella villa è ora fruibile a "Volandia" presso Malpensa e al museo aeronautico Caproni di Trento.
La chiesa di Santa Maria alla Colombara venne edificata nel 1628 per ottemperare a una disposizione testamentaria del visconte Luigi Cantoni, sposo della contessa Camilla Castiglioni, che destinava una somma alla celebrazione della Messa quotidiana nella vecchia chiesa di Santa Maria. Ultimata nel 1637, questa chiesa è sempre stata di proprietà privata: dai Castiglioni la chiesa passa di patronato del giureconsulto Giovanni Battista Brasca che lo detiene al tempo della visita del cardinal Pozzobonelli. Nel 1805 è patronato della famiglia Cattaneo di Binago; nel 1900 è di proprietà dei nobili Cagnola per passare poi alla famiglia del conte Gianni Caproni.
Chiesetta di Santa Maria e San Rocco
Foto di Elisabetta Mezzatesta Lucà
- il CASTELLO. La prima documentazione certa risale al 1052, ma è probabile che già dal X secolo esistesse un recinto murario dotato di torre di avvistamento, a difesa della residenza dei feudatari locali e in grado di offrire protezione agli abitanti del borgo sottostante in caso di aggressione. La trasformazione del castrum originario in vero e proprio castello avvenne verosimilmente nel corso del XIV secolo ad opera della famiglia Pusterla, che dal 1316 era entrata in possesso di diversi beni e terreni a Venegono. La progressiva affermazione dei Pusterla mise la proprietà di Venegono Superiore al centro di una lunga contesa con la famiglia Castiglioni per il controllo del territorio dell'Olona. Tali contrasti si risolsero agli inizi del Quattrocento con l'intervento diretto del Duca di Milano Filippo Maria Visconti, che confiscò i beni della famiglia Pusterla. Dal 1425 il castello di Venegono Superiore entrò così a far parte dei possedimenti dei Castiglioni, i quali ottennero alla metà del secolo il titolo di conti di Venegono Superiore dall'imperatore Federico III d'Asburgo.
Il castello rimase fra le proprietà del casato dei Castiglioni fino ai primi anni del Settecento, quando fu ceduto a Giovanni Saglier, legato alla famiglia Borromeo. Dopo essere passato attraverso diversi cambi di proprietà, dal 1921 il castello di Venegono Superiore ospita la sede dell'Istituto Comboniano per le Missioni.
Istituto Comboniano per le Missioni
Foto di Nadia Rossi
Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia
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- Venegono è noto con il sopranome di 'paes di asinitt' (paese degli asini) - giudizio negativo sugli abitanti o perchè in paese venivano usati per il lavoro nei campi?
- Presso la Biblioteca Comunale è disponibile il Fondo Sclavi, costituito da 6500 volumi donati dall'autore di Dylang Dog.
- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune
notizie storiche sul comune di Venegono Superiore
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Santuario di Santa Maria
Foto di fil_va
San Giorgio
Foto di Maria Liberata Campione
Villa La Colombara
Foto di Elisabetta Mezzatesta Lucà
Villa La Colombara
Foto di Elisabetta Mezzatesta Lucà
Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:
VENEGONO SUPERIORE aveva nel 1119 un'Obbedienzieria dei decumani. Il conte Salier, qui morto nel 1763, fece fare il pavimento della chiesa e l'altar maggiore, imponendo al popolo la recita di certe preci. V'ha d'osservabile la rimodernata torre coll'armonioso concerto de' sacri bronzi.
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