Vergiate è un comune di 8 593 abitanti della provincia di Varese.
Vergiate si affaccia sul Lago di Comabbio attraverso la frazione di Corgeno, un tempo collegata al Lago di Varese. Di origine glaciale, il lago ospita rare piante galleggianti e numerose specie di uccelli acquatici, soprattutto nella baia di Corgeno, un’importante area di rifugio e nidificazione. Sulla sponda orientale, conosciuta come Palude di Mercallo, sono stati rinvenuti gli unici insediamenti palafitticoli del lago, risalenti all’Età del Bronzo. Un’incantevole pista ciclopedonale circonda il bacino, offrendo un percorso immerso nella natura, con il percorso naturalistico “Acqua”, che attraversa i canneti fino a una spiaggia attrezzata.
Cenni storici
Il Comune di Vergiate si estende su un territorio ricco di storia e cultura, comprendendo, oltre al capoluogo, le frazioni di Cuirone, Corgeno, Sesona e Cimbro. Quest’ultima è legata a un affascinante episodio storico: si ipotizza che sia stata il luogo di relegazione degli ultimi superstiti della battaglia dei Campi Raudii, avvenuta nei pressi di Borgo Vercelli nel 101 a.C., quando l’esercito romano sconfisse i Cimbri. Questo legame potrebbe spiegare l’origine del nome della frazione.
Sesona, invece, è nota per un’importante scoperta archeologica. Nel 1824, proprio in questa zona, furono rinvenute le prime tombe appartenenti alla cultura di Golasecca, una civiltà protostorica sviluppatasi tra il IX e il IV secolo a.C. nell’area compresa tra Piemonte, Lombardia e Canton Ticino.
Cosa vedere
Chiesa di San Martino
La chiesa di San Martino di Vergiate, di origine medievale, fu completamente ricostruita nel tardo Ottocento. L’edificio, a tre navate con cappelle laterali, ha una facciata neogotica in cotto e laterizio, sormontata da un timpano con una formella raffigurante Dio Padre. All’interno ci sono colonne ioniche in marmo chiaro che incorniciano un ambiente luminoso ed elegante, arricchito dall’altare maggiore seicentesco di Bernardino Castelli e da un nuovo altare con mosaico policromo. Tra le statue spiccano la Madonna del Rosario e San Martino Vescovo.
Sacrario Internazionale dei Caduti
Il Sacrario Internazionale dei Caduti, costruito tra il 1950 e il 1955, è un monumento moderno a pianta ottagonale dedicato ai caduti e dispersi in guerra. Voluto dal cappellano Oreste Cerri, fondatore di una casa per orfani di guerra nel 1945, dal 2003 ospita il Museo della Memoria con cimeli, testimonianze e reperti dal fronte russo, inclusi materiali digitali sulle trincee. Accanto allo stesso sorge la cripta votiva dei dispersi in Russia, con 1500 immagini di militari.
Torrazzo di Sesona
Il Torrazzo di Sesona, situato in località Corneliane, si erge immerso nel bosco ed è raggiungibile attraverso un sentiero. Risalente al XIV secolo, presenta una struttura in pietra a vista con pianta rettangolare. Questo luogo è storicamente significativo, poiché si ritiene che nei suoi pressi si sia svolta la battaglia del Ticino nel 218 a.C., in cui Annibale affrontò le legioni romane durante la Seconda Guerra Punica.
Chiesa Sant’Eusebio
La chiesa di Sesona dedicata a S.Eusebio, menzionata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani del XIII secolo, è di antica fondazione e fu la prima della pieve di Somma con un sacerdote residente, prete Damiano de Portonis (1332). L’altare maggiore, tardo seicentesco, è attribuito a Bernardino Castelli. Nel 1896 l’ing. Carlo Porro progettò l’ampliamento, completato nel 1899, ma la facciata neogotica prevista non fu realizzata.
Chiesa di S. Gallo
La chiesa di S. Gallo, situata sulla strada che da Vergiate porta alla frazione di Cimbro, risale tra la fine del IX e l’inizio del X secolo. La struttura romanica ha subito ristrutturazioni nel tempo. Gli affreschi del XV secolo, da restaurare, decorano l’abside e la parete settentrionale. L’area circostante è un importante sito archeologico, con una stele nord-etrusca ed una villa romana con terme.